martedì 12 aprile 2011

Chi sgobba, chi ride e chi piange

Per chi non avesse consultato l’albo pretorio sul sito web, il consiglio comunale di ieri poteva benissimo rientrare nella categoria delle riunioni carbonare. E pensare che la trasparenza era stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale, quando si favoleggiava addirittura di un ufficio stampa e di pubblicazioni periodiche sull’attività amministrativa del Comune. L’affissione per le strade del paese della convocazione del consiglio comunale doveva proprio rappresentare il segnale di un nuovo corso. È stato così fino a quando (casualità?) le acque non si sono agitate e si è cominciato ad economizzare sulla carta, prima affiggendo soltanto un manifesto dentro il Palazzo municipale, quindi eliminando anche quello.
Il primo punto all’ordine del giorno prevedeva la surrogazione di Eufemia Surace, presidente del consiglio dimessasi due mesi fa nell’indifferenza più completa, come se fosse normale che tre componenti, uno dopo l’altro, abbandonino il consiglio comunale. Un dovere di chiarezza che per la verità non hanno avvertito i consiglieri dimissionari per primi, almeno pubblicamente, nemmeno nei confronti dei propri elettori.
Torna così tra i banchi comunali “mastro” Mimmo Fedele, figura storica di amministratore che, dopo mezzo secolo, tra un anno dirà addio alla politica attiva dalla poltrona di presidente del consiglio. L’apertura di una discussione infinita, con botta e risposta tra il sindaco e i consiglieri di minoranza Creazzo e Papalia, ha dato vita ad un siparietto a tratti comico. Creazzo ha vestito i panni di alzatore, secondo l’eccellente tradizione pallavolistica italiana che da Fefè De Giorgi e Paolo Tofoli conduce a Valerio Vermiglio. E il sindaco non si è fatta sfuggire l’occasione per chiudere il punto. Ma si può citare come esempio di mala amministrazione la vicenda del campo di calcetto realizzato dalla passata maggioranza, quella dei propri colleghi di lista? Una struttura non collaudata, inaugurata in pompa magna per ragioni elettorali, abbandonata a se stessa e mai utilizzata. Eppure è accaduto.
Altra bizzarria, la votazione di un “ordine del giorno sulla crisi che investe il settore dell’agricoltura”, sui contenuti del quale nessuno ha proferito parola. Cosa sia stato deliberato, in concreto, resterà un mistero. Approvati infine lo schema di convenzione per la gestione associata di una stazione unica appaltante provinciale, gli oneri di urbanizzazione e lo scioglimento della convenzione di segreteria con il comune di Melicucco.
C’è stato anche il tempo per un’escursione sul terreno spinoso della centrale per la biomassa, quella dei settanta posti di lavoro propagandati in campagna elettorale, tanto per intendersi. A Papalia viene da ridere ogni volta che se ne parla, ma i giovani eufemiesi si sganasciano di meno. Il nuovo annuncio indica ottobre come possibile data di inizio dei lavori. Un risultato costato fatica reale, secondo quanto dichiarato dal sindaco: 240 kg di carta portati personalmente dallo scantinato di un palazzo della regione all’assessorato competente. Per fare il sindaco ci vuole davvero un fisico bestiale.

9 commenti:

Mariella ha detto...

Grazie! Con i tuoi articoli fai appassionare alla politica eufemiese anche chi, come me, lontano dal luogo natìo, purtroppo non sente più l'esigenza di sapere cosa succede in quel del teatro comunale...ops! volevo dire palazzo!
Saluti da Torino

Anonimo ha detto...

Dal consiglio di ieri per diversi motivi si capisce che siamo alle battute finali di questa amministrazione e questo lo si deduce non solo perché ormai mancano pochi mesi alla sua scadenza naturale ma anche dal fatto che non hanno avuto nemmeno il garbo istituzionale di affiggere un pezzo di carta che annunciasse questo benedetto consiglio, il che mi fa pensare che anche tra di loro non vedano l'ora di chiudere questa partita al più presto ed in silenzio senza fare rumore, perché facendolo ci si potrebbe accorgere che c’è qualcuno che ci governa. A parte le riunioni carbonare, mi sembra che i più all'interno dell'attuale maggioranza non vedano l'ora di atterrare su ben altri lidi. Ebbene si, è ritornato mio Zio nel Consiglio Comunale, un uomo che si è speso nella sua vita, sia all'interno della casa Comunale quando la politica era portatrice di valori sani, come lui stesso accennava nel suo discorso d'insediamento, sia all'esterno dove tutt'ora è sempre in primo piano per tenere alto il nome di questo paese. Certo una scelta che io rispetto ma che non condivido assolutamente e di questo con lui ne abbiamo anche parlato, entrare ormai a giochi fatti e prendersi pure le responsabilità di quello che non si è fatto e di quello che non si farà non mi sembra giusto. Tra l'altro il Sindaco ha pensato bene di redarguire Creazzo dicendogli che manca d'esperienza, per il semplice motivo che dopo gli elogi che il consigliere ha fatto su mio Zio non ha aspettato il terzo punto per porre le sue domande. In questo caso rispondo io, Mimmo potrà pure mancare d'esperienza ma questa si sa, si acquista con gli anni, nessuno a parte Dio conosce i possibili,ma la mancanza di educazione di alcuni consiglieri e di alcuni assessori di maggioranza ha del ridicolo, quella purtroppo o si ha o non si ha, non si può più acquistare specialmente a quell'età. Dirai tu Dominik come mai dice questa cose Enzo, ebbene Mimmo, la lettura del discorso di mio Zio ed anche di alcuni punti dell'ordine del giorno, invece di far riflettere gli attuali governanti li ha fatti sganasciare dalle risate solo perché si è masticato qualche parola, per questo concluderò oggi il mio commento con le sue parole di ieri, sperando che qualche avveduto amministratore sappia pure cosa sia internet ed un blog e possa entrarci a leggerle.

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda l'intervento di Creazzo sul campo di calcetto, ti dico che lo stesso lo ha menzionato come un semplice cittadino, perché indignato da quella situazione indipendentemente dalle responsabilità di chi ha causato quella situazione. Il problema però e che i nostri amministratori, sia Saccà che Papalia, ogni volta se le suonano ma non trovano mai la soluzione ma solo la colpa. Questa sì che è mancanza di responsabilità. Su questo tema vorrei invitare Brumotti a farsi una pedalata con la sua Bike. Concludo con le parole che ti dicevo: “ LA POLITICA E’ LA PIU’ ALTA FORMA DI CARITA’ CRISTIANA “, OGGI IO DICO A VOI E A QUELLI CHE VERRANNO DOPO, DI RIAPPROPRIARCI DEL VERO SIGNIFICATO DELLA POLITICA, DI RIMANERE AL SUO SERVIZIO PERCHE’ ESSA E’ COMPOSIZIONE DI INTERESSI SOCIALI, CONFRONTO ONESTO E LEALE, ASCOLTO, CAPACITA’ PROGETTUALE.
IL CONSIGLIO COMUNALE E’ IL LUOGO DEL CONFRONTO SUI PROBLEMI DEL PAESE, DELLA DIALETTICA DELLE IDEE E DELLE PROPOSTE. SONO QUI OGGI TRA VOI PROPRIO PER QUESTO, PER METTERE AL SERVIZIO DELLA NOSTRA CITTA’ IL MIO UMILE SERVIZIO DI CONSIGLIERE COMUNALE, SONO QUI TRA VOI FACENDO MIO UN CONCETTO TANTE VOLTE ENUNCIATO DALLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA: QUELLO DELL’ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’.
E’ ARRIVATO IL TEMPO IN CUI UNA NUOVA CLASSE POLITICA HA SULLE SPALLE IL DURO COMPITO DI RIPORTARE LA POLITICA, ALMENO QUELLA CITTADINA, SUI GIUSTI BINARI, PERCHE’ AMMINISTRARE LA COSA PUBBLICA E’ SERVIZIO DI RESPONSABILITA’, FONDATO SU UNA COSCIENZA RETTA, DALLA QUALE NON SI PRESCINDE IN BASE ALLE CORDATE O ALLE CLIENTELE POLITICHE. DEDICHERO’ SENZA RISPARMIO LE MIE ENERGIE ALL’INTERESSE GENERALE.
Queste cose lui Le può dire perché ha condotto una vita retta, sfido chi rideva a capirle e non solo, cosa più ardua, a metterle in atto.
Enzo Fedele.

Domenico ha detto...

Se qualcuno ha trovato da ridere in uno dei pochi momenti "alti" del consiglio comunale, farebbe meglio a vergognarsi un po'. L'intervento di Mimmo Fedele, se non altro, ha dato un senso alla riunione, grazie alla passione civile di un uomo che, a volte agendo bene, altre sbagliando, per tutta la vita si è speso per il paese. Il mio sogno è di vedere, un giorno, un consiglio comunale privo di belle statuine, in cui ogni consigliere o assessore prenda la parola per dire qualcosa di interessante e non si limiti ad alzare o abbassare la mano a comando

Carmen ha detto...

Eh caro mio "a megghiu parola è chiddha chi non si dici". Non lo sapevi? Al comune è diventato un motto... Aggiornati! Certo, non sarebbe male se anche la minoranza ogni tanto se ne servisse... Ma vabbe', questa (insieme a tante altre di cui abbiamo avuto dimostrazione fino ad ora) è una virtù che si acquisisce con l'esperienza; che vuoi farci? In base a quanto detto, quale controsenso più grande se non un discorso di insediamento? Là dove regna l'omertà un insieme di parole può solo muovere al riso. Se solo lo sapessero che il riso in abbondanza fa male... Vedi, la parola è un involucro vuoto, siamo noi a darle o non darle un senso. Evidentemente qualcuno ha considerato divertenti le frasi di Mimmo Fedele perché si è fermato a considerare le forme dell'involucro probabilmente un po' masticate dall'emozione. Ma che saranno mai queste cose?? Sono per persone d'altri tempi. Come "mastro" Mimmo. Perché lui, nonostante il decadimento generale cui ha assistito di anno in anno, nel bene e nel male si è speso per fare qualcosa nel nostro paese. Questa adesso è roba vecchia! Meglio che i nostri politici non parlino. Spesso mi è capitato di assistere ad interventi delle nostre alte cariche politiche a dir poco sconcertanti. Ma a me non veniva da ridere purtroppo. Magari ce lo avessi io il loro senso dell'umorismo... Può essere che si acquisisce pure quello con l'esperienza? Però noto con piacere che "quandu a vidinu curta e mala riparata" tirano fuori la parolina magica : BIOMASSA. Parole poche ma buone! Biomassa... Senti come suona bene. Non ti evoca sentimenti genuini? Non senti il richiamo della ruralità? Bello. Poi BIO richiama alla vita... Che saranno mai 240 kg di carta??? Del resto bisogna tenere conto anche della massa... Però se ad un sindaco toccano lavori così pesanti serve uno resistente per le prossime elezioni. Propongo macho man, di sicuro lui non si stanca...

Domenico Rositano ha detto...

Io personalmente non ho seguito il discorso di insediamento di "mastro Mimmo", nè l'intero Consiglio Comunale, ma da quello che posso percepire dai vostri commenti denoto una voglia di rivincita da parte di quel mondo giovanile che spesso nel nostro paese viene messo in disparte.
E allora a quasi un anno dalla prossima tornata elettorale mi chiedo se noi ragazzi saremo in grado di esprimere una sola voce, indispensabile a quel ricambio generazionale, molto spesso evocato, ma mai attuato.
Oppure come ogni tornata elettorale ci faremo influenzare dai cosidetti "grandi" che imporranno le loro scelte e ci costringeranno a votare il meno peggio???
Meditate gente, meditate...

Anonimo ha detto...

CARO DOMENICO ROSITANO COME GIOVANE NON TI HO VISTO MAI OCCUPARTI DI VERI PROBLEMI CHE AFFLIGGONO IL NOSTRO PAESE E NON TI HO VISTO MAI NELLE PIAZZE E NELLE STRADE. PENSO CHE ALLA FINE QUALCHE POTENTE DI TURNO ANCHE TU CE L'HAI A RAPPRESENTARTI QUI IN PAESE. ALLORA GIU' LE MASCHERE, SE VERAMENTE COMBATTI IL SISTEMA COME LO FA DA TANTO TEMPO ED E' L'UNICA PERSONA LIBERA E FORTE CHE CONOSCO A S.EUFEMIA D'ASPROMONTE, UN TUO OMONIMO CON TANTA DI ETICHETTATURA CONQUISTATA SUL CAMPO, IL TRIBUTARISTAMBULANTE.COME DICEVANO GLI ANTICHI IN PAESE (A SQUAGGHIATA DA NIVI CUMPARI)LASCIA STARE IL TUO FEDELE DA UN LATO E SGANCIATI DAL SISTEMA POLITICO AFFARISTICO.UN SALUTO DA UN CITTADINO CHE SE NE FREGA DEI POLITICI E DEL MONDO POLITICO VIVA LA SPIRITUALITA', LA FEDE, DIO E LA CHIESA,GUARDIAMO AI VALORI NON AI SOLDI.GIUSEPPE C.

Domenico Rositano ha detto...

Caro Giuseppe C., sempre se è questo il tuo vero nome e cognome visto che non hai il coraggio di scriverlo per intero, il non vedermi in piazza o per strada non implica che io non faccia politica o non mi occupi dei problemi del territorio. Per me la politica è passione e voglia di dedicarmi ai problemi della gente in maniera fattiva e concreta. Magari non mi conosci abbastanza bene, ma non sono il tipo che gira per il paese e si vanta delle cose fatte. Inoltre l’On. Fedele è una persona che stimo e apprezzo sia come uomo che come politico e credo dovremmo essere orgogliosi di poter esprimere in un paese di poco meno di 5.000 abitanti un Consigliere Regionale. Un saluta da chi “ non se ne frega”…

Anonimo ha detto...

domenico rositano, per commentare la tua affermazione sul fatto che non ti vanti di quello che "Tu" affermi di fare,
se mi permetti prendo a prestito una frase di un grande dell 900 "MA MI FACCIA IL PIACERE!!!!!"
va fatti na passiata senti a mia!!!