giovedì 30 gennaio 2014

Hooligans a cinque stelle

Non è moralismo condannare senza equivoche strizzatine d’occhio la violenza verbale dei grillini e il loro determinante e sistematico contributo all’imbarbarimento del dibattito politico. “Napolitano boia”, “boia chi molla”, tagliole e fischietti, il tentativo di aggredire fisicamente Laura Boldrini, “non torneremo in Aula pacificamente”, il Parlamento trasformato nella peggiore curva da stadio. Atteggiamenti irresponsabili e pericolosi. Perché nel “gioco” democratico, la forma diventa sostanza, specialmente nelle sedi istituzionali, luoghi “sacri” che non conoscono stanche liturgie, per usare una terminologia storicamente cara a chi, qui o altrove, ha sempre puntato a fare saltare il banco.
Nella House of Commons ai parlamentari inglesi non è consentito oltrepassare la linea tracciata sul tappeto di fronte ai propri banchi, né parlare direttamente ai colleghi, ai quali occorre invece rivolgersi in terza persona. Stranezze d’Oltremanica? No, regole della più antica democrazia parlamentare del mondo, solida anche per questi “dettagli” apparentemente formali.
Ancora: impedire di rilasciare dichiarazioni al capogruppo del partito democratico Roberto Speranza è squadrismo. Chi minimizza la violenza dell’azione dei cinquestelle si assume la responsabilità di avallare pericolosamente lo spostamento in avanti del limite oltre il quale la convivenza civile viene messa a repentaglio. E spostando spostando, per dirla alla Calamandrei, ci si ritrova senz’aria.
Sul piano concreto dell’azione politica, è bastato un anno di Parlamento per svelare il trucco della protesta grillina, che è essenzialmente una pratica onanistica.
Non è un caso che la tensione abbia raggiunto l’acme proprio nei giorni in cui si va profilando l’accordo su legge elettorale e riforma dello Stato. Che personalmente non apprezzo: ma il poco, alla fine, è meglio del niente, soprattutto quando la contrapposizione ha come esito la paralisi. All’ordine dato dall’approvazione di norme condivise dalla maggioranza delle forze politiche, i pentastellati contrappongo il disordine della bagarre. Perché sono stati costretti ad inseguire e perché sono in difficoltà quando gli altri “fanno”, pur con i limiti da molti evidenziati.
Respinto al mittente ogni invito a collaborare nella stesura delle riforme, per il movimento di Grillo e Casaleggio diventa strada obbligata il disco rotto “VE NE DOVETE ANDARE!”. Più che una linea politica, l’alibi per nascondere la propria inconcludenza.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

è innegabile che l'atteggiamento dei pentastellati è da condannare senza se e senza ma.
è innegabile che il presidente Napolitano abbia smesso i panni di custode delle regole e stia facendo politica attiva.
è innegabile che l'utilizzo della cosiddetta "ghigliottina", che alla camera, a differenza del senato, non è regolamentata, ma può essere attuata a discrezionalità del presidente, rappresenta un vulnus per la democrazia.
è innegabile che Pd, Pds, PC, Margherita, Popolari, l'Asinello, Italia dei valori, Rfc, Sel, Pdl, Ncd, forza Italia, lega nord e chi più ne ha più ne metta, in parlamento ed anche fuori, per interessi politici e non solo, abbiano assunto una condotta, a più riprese, identica se non peggiore di quella dei pentastellati.

Domenico ha detto...

Che sia innegabile è una tua opinione, che rispetto ma non condivido affatto. È tipico di un certo modo di intendere la politica il procedere per verità innegabili. O assolute.
Poi ci mettiamo i COMPLOTTI ed è naturale che ci stiano da un parte i puri (che sarebbe anche ora facessero qualcosa), dall'altra tutti i corrotti, delinquenti e malfattori che devono soltanto andare A CASA.
Non mi ci ritrovo in questo schema

Anonimo ha detto...

Alla camera l'istituto della ghigliottina discende da una interpretazione della XIII legislatura, a presidenza Violante, su cui il parlamento non si è mai pronunciato. A differenza del senato, dove è regolamentata dagli art. 78 comma 5 e art. 55 comma 5. Quindi, la ghigliottina, alla camera, viene applicata a discrezionalità del presidente. E questo è un fatto.
http://www.giornalettismo.com/archives/1330925/le-scene-più-vergognose-del-parlamento-italiano-di-sempre/ posto questo link per chi volesse vedere alcune delle risse più vergognose verificatesi nel parlamento italiano. Solo ad una di queste hanno preso parte i parlamentari del m5s. E questi sono dei fatti.
Sul discorso che il presidente della repubblica faccia polita attiva ti do ragione, è una mia opinione. Anche se non credo avrai difficoltà ad ammettere che in questi mesi, su tutti i giornali, abbiamo letto frase del tipo: governo del presidente, governo con le stigmate del presidente ecc. ecc. Personalmente non faccio una colpa di ciò al presidente, anzi ritengo che il suo intervento, per sopperire ad una debolezza dei partiti sia stato salvifico.
Che l'atteggiamento dei grillini sia da condannare senza se e senza ma mi sembra condividiamo la stessa opinione.
ps.chiedo scusa se ho occupato uno spazio eccessivo.

Domenico ha detto...

Questo spazio è aperto a tutti quelli che esprimono la propria opinione con civiltà. Mi sembra che questo sia il tuo caso ;-)
Poi, ognuno ha le sue: la mia è che M5S punti solo a spaccare tutto e in realtà non gliene freghi niente del merito delle proposte. Prendiamo la vicenda della legge elettorale: fino ad ora hanno già cambiato quattro opinioni. Nel frattempo gli altri hanno raggiunto un accordo (che a me non piace, ma le cose stanno così e questa è la politica). E ora urlano al colpo di Stato, dopo che non hanno voluto dare alcun contributo alla questione. Ora dovrebbero attendere la risposta del Web... ma ti pare che parlamentari eletti per fare qualcosa debbono aspettare il parere di qualche migliaio di persone che, a ben vedere, non rappresentano nemmeno lo 0,1% degli italiani?
Io credo che stiano sciupando un patrimonio di fiducia che la gente, per i motivi che ben conosciamo, pure gli avevano accordato