mercoledì 9 febbraio 2011

Un destino cinico e baro

Per esprimere il disincanto con cui spesso si accoglie una notizia che si sa per certo non veritiera, dalle nostre parti si suole ricorrere ad un efficacissimo adagio: “Tu ’u dici ed eu cchiù sceccu criju ca prima veni giugnu e dopu maju”.
Il fatto nuovo, ormai di dominio pubblico, è che anche Eufemia Surace, consigliere e da pochi mesi presidente del consiglio comunale, si è dimessa, andando a infoltire la schiera di coloro che hanno abbandonato Saccà e la sua maggioranza. Ora siamo a tre, dopo il vicesindaco Pippo Ascrizzi e l’ex presidente del consiglio Tonino Alati. E anche questo è un record. Non penso che ci siano altre amministrazioni che abbiano perso per strada due presidenti del consiglio consecutivamente, subito dopo l’istituzione della carica. Diciamo che quella poltrona porta un po’ sfiga, per cui sarebbe forse il caso di tornare ai tempi in cui il sindaco presiedeva l’assemblea.
Al di là delle facili ironie e delle statistiche da consegnare agli archivi, va invece considerato che tre indizi fanno una prova, la dimostrazione cioè del fallimento politico dell’amministrazione comunale uscita vittoriosa dalle urne il 27 maggio 2007. I tre indizi, grossi quanto macigni, hanno volti e nomi ben precisi, e ognuno di essi porta con sé una storia politicamente significativa.
Andiamo con ordine. Il primo smottamento si registra questa estate, quando Tonino Alati saluta la compagnia tra il finto stupore della maggioranza e i sorrisi maliziosi dei cittadini, per nulla persuasi dalla motivazione ufficiale. La seconda spia rossa si accende di lì a qualche mese, a fine ottobre: anche Pippo Ascrizzi, vicesindaco di nomina esterna, dichiara l’impossibilità di proseguire l’esperienza amministrativa. Due giorni fa il terzo allarme con Eufemia Surace, anche lei (coincidenza?) dimessasi, come Alati e Ascrizzi, per “motivi personali”. Alati è stato per tre lustri, nella buona come nella cattiva sorte, tra i più fedeli e leali pretoriani di Saccà, a conferma di un sodalizio che andava ben oltre il rapporto politico. Il sorprendente accordo stretto con Ascrizzi ha costituito invece la più eclatante novità politica delle ultime consultazioni amministrative, tanto da diventare l’unico vero argomento della campagna elettorale. Un’altra sostanziale novità è stata infine Eufemia Surace, alla prima esperienza amministrativa ed espressione di un mondo, quello delle giovani donne, che rare volte riesce ad avere una rappresentanza istituzionale.
Fino ad ora il sindaco, barricato dentro il bunker del palazzo municipale, ha proseguito come se nulla fosse, supportato dai consiglieri che gli sono rimasti fedeli. L’indifferenza ai segnali inequivocabili della fine di un ciclo potrebbe ripetersi anche questa volta. Non ci sarebbe da stupirsi più di tanto. D’altronde, un politico navigato come Giuseppe Saragat, di fronte al fallimento della legge truffa fece una considerazione che di politico aveva ben poco: “la colpa è del destino cinico e baro”. Evidentemente, in questo momento la malasorte deve avere un conto aperto con il nostro Comune.

7 commenti:

Carmen ha detto...

Potremmo chiedere a Paolo Fox, magari è solo una congiuntura astrale opposta... Forse Saturno è entrato nel segno e Venere è contraria. Vabbè. Ordinaria amministrazione comunale a quanto pare. Se si fa finta di niente anche stavolta altro che teatro dell'assurdo (di cui si parlava al tempo delle dimissioni di Ascrizzi)... Assisteremo ad un altro consiglio comunale su quanto sono bravi i dipendenti o si parlerà della primavera che apre i cuori all'amore?? Ai posteri l'ardua sentenza. A noi altri non rimane che piangere!

Melu 'u pruppiceddu ha detto...

Ritengo che:"i troppi sordi mininu nta testa e a sciascianu!" e intanto perdiamo alla guida di un piccolo paese come il nostro valori come l'onestà,la decenza politica e il senso civico... da queste ultime dimissioni posso dire che i "pezzi" corretti della politica eufemiese si godono la loro tranquilla vita familiare e lavorativa mentre al Comune rimangono personaggi che parole come modus operandi (la cosa pubblica) e buon senso non sanno nemmeno come ricercarle nel vocabolario! Ma dopo tanti anni di "GLORIOSA TROMBA" nel 2007 nella "banda" aundi jiru mi trovunu sti novi sonaturi?? Mi pari a mia ca non riesciunu mi ccordanu sti strumenti e ognunu sona pe fatti soi!!! Scusate,ma la politica è altro!!!!

Anonimo ha detto...

Il fallimento dell'attuale amministrazione comunale è sotto gli occhi di tutti e questa continue dimissioni non hanno fatto altro che evidenziarlo.
Le favole raccontate in campagana elettorale dal dott. Saccà, perchè questo è quello che meglio sa fare, si sono concluse il giorno dopo il suo insediamento.
I 100 posti di lavoro nei primi 100 giorni........scomparsi!!!!!!
La biomassa.........scomparsa!!!!!!
Le opere pubbliche.............scomparse!!!!
Anche il ponte Pendano, che in campagna elettorale sembrava che fosse più importante del ponte di Brooklyn,............scomparso!!!!
Ma lui non molla perchè gli sta a cuore il paese e tutti i cittadini eufemiesi ed è colpa degli altri se anche questa volta "L'UOMO NUOVO" ha fallito!!!!
Però bisogna dire una cosa, per capire se un sindaco ha fallito bisogna sapere quale era il suo obiettivo:
- se il suo obiettivo era il benessere e la gestione nel migliore dei modi della cosa comune ha sicuramente FALLITO perchè era da decenni che non si vedeva un'amministrazione comunale così immobile e deficitaria;
- se il suo obiettivo era altro non lo sappiamo se ha fallito e come il più grande politico di degli ultimi tempi starà dicendo fra se e se "NTU CULU ALL'OPPOSIZIONE"!!!!

Carmen ha detto...

Eh caru Melu... Cetto La Qualunque è oro in confronto. Almeno lui lo dice chiaro: "I have no dreams, ma mi piaci u pilu"... Se all'ultimo termine togliamo la valenza sessuale, esso può valere per "magna magna", per smania di potere, per attaccamento alla poltrona. Albanese ne ha scelto uno di "valore" (per rendere al meglio la sua caricatura) ma lasciandoci intendere che possiamo farceli entrare tutti... Ci si aspetterebbe dai vertici un passo verso gli abitanti. Non so, qualche spiegazione, qualche soluzione... Ma fare finta di niente va di moda anche a livello nazionale, per cui... Magari anche in questo caso c'è alla base una congiura comunista e i dimissionari non erano altro che delle toghe rosse infiltrate. Va di moda anche questo... Per quanto riguarda l'opposizione (perdonatemi se sono scurrile) ma nu bellu "nto culu" se lo merita anche da parte dei cittadini! E che cavolo... Che ci sta a fare??? Ma i compiti politici ce li hanno chiari o no???

Anonimo ha detto...

Non c'è due...senza tre. Il Vicesindaco prof. ascrizzi e due Presidenti del Consiglio (Alati e Surace ) si sono dimessi per ...motivi personali: Reali sono sicuramente le dimissioni, i motivi di meno, non sono credibili e in ogni caso hanno un rilevante valore politico. Un'amministrazione comunale abbandonata (è il caso di dirlo) da chi ricopre le cariche più importanti (mentre il Sindaco fa finta di non capire) ha sicuramente grossi problemi al suo interno, soprattutto se si considera che dei programmi annunciati in tre anni e mezzo ha realizzato poco o niente.TUTTO QUESTO MENTRE L'OPPOSIZIONE NON ESISTE. Di fatto gli unici a opporsi a questo stato di cose, alla "normalità" del NON Amministrare sono stati,Alati, Ascrizzi e Surace che con le dimissioni, a mio parere hanno dimostrato non solo di non condividere l'andazzo ma (caso molto raro con i tempi che corrono) anche di non essere attaccati alle poltrone rinunciando anche allo stipendio (200- 300 euro al mese ?) che percepivano. Io penso che sarebbe comunque un vanto e una speranza per il paese se l'esempio di Alati, Ascrizzi e Surace fosse seguito da altri Consiglieri, a COMINCIARE DALLA MINORANZA.Sarebbe il segno tangibile che c'è ancora gente che vuole il bene del Paese e non la Poltrona.
MI permetto di rivolgere questa mia riflessione e proposta a tutti i Consiglieri, a cominciare da quelli di opposizione.

Domenico ha detto...

La penso un po' diversamente. Saccà sta giocando la sua partita, con le carte che ha e con l'abilità che gli va riconosciuta. Non è una sua colpa se gli altri non sono capaci, non riescono o non vogliono cambiare quello che tu chiami "andazzo". L'opposizione, invece, dovrebbe fare l'opposizione, fare le pulci alla maggioranza, incalzarla su ciò che non ha fatto e su ciò che ha fatto male, ma non mi sembra tanto impegnata in questo genere di attività. Se non sbaglio, due o tre consiglieri praticamente non vanno quasi mai ai consigli comunali, gli altri fanno presenza, a parte Creazzo che un po' di buona volontà ce la mette, e Gianni Fedele che ogni tanto fa finta di punzecchiare il sindaco. L'Aventino non mi ha mai convinto, le battaglie vanno combattute nelle sedi opportune. Se si sgombra il campo, si fa soltanto un favore all'avversario. E se non si va ai consigli perché "tanto la minoranza non conta niente", si dimostra che ci si era candidati per interesse personale, non per gli interessi generali del paese. E poi, siamo sicuri che se questa maggioranza fosse in pericolo non le potrebbe arrivare un "aiutino" dalla minoranza? Dopo le elezioni regionali dell'anno scorso e con quelle provinciali imminenti, tutto è possibile... A pensar male si fa peccato, ma spesso s'indovina.

Carmen ha detto...

Quindi la tragicommedia "Un municipio in comune" potrebbe avere un seguito?! Beh... Non mi stupirebbe una cosa del genere. Altro che trasformismo... Resta il fatto che se la cittadinanza si facesse sentire le cose a lungo andare dovrebbero cambiare. Questo stato di cose spesso sta bene anche a noi, gli interessi personali e la voglia di non fare "malucori" sono al primo posto. E continuiamo a nasconderci dietro il dito. Siamo degli struzzi! Grandissimi struzzoni...