domenica 22 novembre 2020

Il volontariato al tempo del Covid

Tutto è nato per caso, sulla chat Whatsapp dei volontari dell’Agape. Ci siamo detti: «Perché non facciamo una videochiamata collettiva, una sorta di riunione dell’associazione “da remoto”? Giusto per vedersi, per come è possibile con l’emergenza sanitaria che ha cambiato molte nostre abitudini, anche le modalità dello stare insieme. 

Dal piacere di ritrovarsi al lancio dell’idea è stato un attimo: «Perché non utilizzare le potenzialità della tecnologia per continuare le nostre attività?». E così, in questo fine settimana, siamo ripartiti. Non possiamo fare molto, ma fare qualcosa può essere davvero tanto per chi, in fondo, ha principalmente bisogno di compagnia e di calore. Alcuni di noi hanno partecipato ad una videochiamata con gli anziani della RSA “Mons. Prof. Antonino Messina”, grazie alla disponibilità della direttrice Rossana Panarello e, in questo primo collegamento, di Michela Carbone che ha fatto da tramite tra i volontari e gli anziani: qualche scambio di battute, domande, sorrisi. Un’esperienza ripetuta oggi con una tra i ragazzi speciali che in estate partecipano alla colonia estiva e che a turno coinvolgerà anche gli altri. Anche in questo caso, molta sorpresa e tanta gioia sul display a mosaico. 

Non bisogna arrendersi, neanche al lockdown. Per questo siamo decisi ad “esserci” nella nostra comunità, come ci siamo dal 1991: il prossimo, sarà l’anno del trentennale e va festeggiato! A dicembre non potremo mettere in campo le consuete iniziative del “Natale di solidarietà”, ma nel nostro piccolo cercheremo di stare vicino a chi non desidera altro che una carezza, seppure virtuale. Piccoli gesti, sulla scia delle parole di Teresa Sarti, cofondatrice di Emergency, che spiegano il senso delle attività di volontariato: «Se ciascuno di noi facesse il suo pezzettino, ci troveremmo in un mondo più bello senza neanche accorgercene».   

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